Astronotus Ocellatus
- Provenienza: è originario del Rio delle Amazzoni, del Rio Negro e del Paranà (Amazzonia)
- Dimensioni: in natura fino a 45 cm, in acquario fino a 35 cm
- Dimensioni acquario: minimo 150 x 60 cm per un esemplare
- Temperatura: 22° / 25°
- Ph: 6 / 7,5
- KH: 5
- Gh: 8/12
L'astronotus è un ciclide intelligente e di rapida crescita. Può vivere fino a 15 anni e raggiunge dimensioni ragguardevoli. Oltre ad essere grande, è anche molto aggressivo con gli altri pesci ed è bene saperlo prima di acquistarlo ed essere ben consci di cosa ci si mette in vasca. A causa di queste sue caratteristiche è uno dei pesci più spesso vengono ceduti in età adulta a negozi o acquari pubblici. È un pesce molto sensibile e se spaventato può fingersi morto sdraiandosi sul fondo. Riconosce il padrone e spesso lo segue con lo sguardo, sa implorare il cibo meglio di qualunque altro pesce: arriva perfino a prenderlo dalle mani del proprietario.
In commercio ne esistono diverse varietà, tra cui l’albina e la pinne a velo.
Alimentazione
In natura si nutre di piccoli e pesci e crostacei ma in acquario è pressoché onnivoro. In commercio esistono ottimi mangimi in pellet altamente proteici, ma è facile che il pesce dopo un po’ li rifiuti. Si deve perciò variare spesso la dieta: cibo vivo, gamberetti, lombrichi, insetti e surgelato a base di pesce sono indispensabili.
Habitat
Parafrasando una vecchia pubblicità, per un pesce grande ci vuole una vasca grande e l’alstronotus non fa eccezione. Non è un pesce che può essere tenuto in acquari di comunità, perciò deve essere allevato prevalentemente da solo o con un compagno della stessa specie.
È aggressivo e potrebbe divorare i pesci più piccoli. Anzi, sicuramente se li mangerà.
Oltre allo spazio, il layout della vasca non ha molta importanza. Basta inserire della sabbia fine, qualche legno e qualche roccia piatta e liscia su cui potranno essere deposte le uova; ma non affannatevi a decidere la disposizione, perché l’astronotus sposterà continuamente tutti gli arredi. Anche le piante non saranno risparmiate e l’unico modo per farle sopravvivere è metterle in un vaso direttamente nell’acquario. Ma verranno comunque spostate. Un pesce così grande sporca molto e, in un acquario senza vegetazione è necessario fare cospicui cambi d’acqua regolarmente. Il filtro inoltre dovrà essere molto potente.
Riproduzione
Se si mira all’allevamento, è necessario inserire 5 o 6 piccoli astronotus in un acquario non inferiore ai 500 litri, per facilitare la formazione di una coppia che si dimostrerà dominante. A quel punto bisogna isolarla, togliendo gli altri pesci (è essenziale accordarsi con il negoziante o con altri appassionati affinché si riesca ad accasare gli astronotus in eccesso) altrimenti più o meno lentamente verranno uccisi dalla coppia.
La differenza tra maschio e femmina è minima, solo durante la riproduzione può notare la papilla genitale che compare nella deposizione delle uova. Saranno deposte fino a 2000 uova. Appena nati, gli avannotti verranno spostati in una buca nella sabbia dai genitori. Li resteranno, ben accuditi da mamma e papà finché non saranno in grado di nuotare agevolmente da soli. I piccoli vanno nutriti con artemia e chironomus. E allora, a meno che non disponiate di tantissime vasche enormi, avrete un migliaio di piccoli astronotus da piazzare sul mercato.
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